Ebbene sì, c’è un nuovo social network in giro! Ogni giorno se ne parla sempre di più e migliaia di nuovi utenti quotidianamente approcciano a quello che senza dubbio è la piattaforma digital del momento: Clubhouse! Noi di Demia l’abbiamo provato, e siamo sicuri che anche tu ne hai sentito parlare.. ci mettiamo la mano sul fuoco!
Ogni qualvolta esce un nuovo social le notizie rimbalzano come fulmini e il web impazza, e sta accadendo anche adesso. Bando alle ciance quindi, se sei qui è perché anche tu vuoi sapere tutto quello che c’è da sapere (fino ad oggi) di Clubhouse. Scopriamolo insieme!
Cos’è Clubhouse?
La domanda base. Clubhouse è un nuovo social network americano – strano vero? – fondato recentemente da Paul Davison e Rohan Seth. Stiamo infatti parlando di aprile 2020, e nel giro di neanche un anno si è espanso a macchia d’olio, accumulando milioni di utenti e arrivando naturalmente anche in Italia.
La differenza con gli altri social sta nel fatto che Clubhouse si basa esclusivamente sull’uso della voce. Proprio così, niente messaggi, niente foto o documenti, esclusivamente messaggi vocali! È uno spazio dove è possibile accedere alle conversazioni di amici o di persone di tutto il mondo. Tutto ruota intorno alla voce.
Come funziona?
Entriamo nel vivo, come funziona Clubhouse? Questo social network è strutturato su diverse stanze (room) alle quali uno può accedere. È come se fosse un grande forum suddiviso su più piazze nelle quali vengono trattati gli argomenti più disparati dove gli utenti possono intervenire attraverso dei messaggi vocali.
Iscrizione
Passiamo però al primo punto caratterizzante di Clubhouse: si può accedere solo su invito! Proprio così, questo social nasce infatti come “elitario”, riservato a poche persone, anche se di giorno in giorno le maglie si stanno allentando e sempre più utenti stanno entrando.
Niente paura, l’app offre la possibilità di mettersi in lista di attesa ed ottenerne uno. Altrimenti, la soluzione più veloce è quella di richiedere un invito a qualche conoscente che si trova già all’interno di Clubhouse. Per accedere bisogna comunque avere 18 anni, indicare il proprio nome e verificare poi l’identità.
Piccola nota importante: è disponibile solo su iOS! Niente Android per il momento, ma Clubhouse ha già fatto sapere che ci sta lavorando!
Interazione
Una volta ottenuto l’invito è possibile entrare nel club e cominciare ad interagire con le altre persone. Come si fa? È molto semplice! Come detto, il social è strutturato su diverse “room” che possono essere selezionate direttamente dalla home (l’app ne suggerisce di default già alcune). Cliccando su una di queste si entra nella conversazione ed è possibile ascoltare fin da subito cosa stanno dicendo le persone all’interno.
In alternativa, l’app offre la possibilità anche di creare la propria room, decidendo così il topic sul quale parlare. Si può scegliere se creare room chiuse (alle quali quindi si può accedere solo su invito), aperte a tutti, oppure aperte solo a chi ti segue e a chi segui.
Tutte le conversazioni sono in diretta e quindi non è possibile recuperare quanto è stato detto fino al momento dell’ingresso. Questo è un po’ anche ciò che distingue Clubhouse da un podcast.
Ogni room ha le sue regole, e gli utenti possono dividersi in tre tipologie:
1. Moderatori, sono coloro che danno la parola agli utenti dentro le room e quindi decidono chi può parlare. Questo consente anche che all’interno della room non si crei il caos!
2. Speaker, sono appunto tutti gli utenti che hanno ottenuto la parola dal moderatore e che quindi possono intervenire nella conversazione.
3. Ascoltatori, sono tutti quegli utenti che stanno ascoltando la conversazione e che se vogliono possono richiedere la parola per intervenire.
Gli utenti possono richiedere la parola semplicemente cliccando sull’iconcina della mano e aspettare che il moderatore dia loro la parola. A quel punto via agli audio vocali. Attenzione però, non sono consentiti “abusi, bullismo e molestie nei confronti di nessuna persona o gruppo”. Le room possono poi essere lasciate in qualsiasi momento cliccando su “leave quietly”.
Privacy
La particolarità di Clubhouse è l’estrema privacy, tutti i messaggi vocali inviati sono infatti criptati e si dissolvono nel momento in cui la room si chiude. Unica eccezione è naturalmente quando vengono violate le regole citate sopra, nel caso ci siano segnalazioni infatti, gli audio non vengono eliminati ma trattenuti per accertamenti. In caso di violazione confermata Clubhouse può prendere provvedimenti nei confronti dell’utente che possono arrivare fino alla segnalazione alle forze dell’ordine.
Quindi, prima di parlare conta fino a 10!
Punti di forza
Clubhouse è la novità del momento e come tutte le cose si porta dietro pregi e difetti. Il primo punto di forza è senza dubbio l’originalità, non esiste altro social che sia così strutturato e che si basi esclusivamente sulla voce.
Vi è poi sicuramente il fatto che su questo social network si riesce ad avere uno scambio alla pari se gestito bene dal moderatore. Tutti possono avere la possibilità di prendere la parola e di dire la propria opinione.
C’è inoltre un fatto sociale da sottolineare all’infinito, per la prima volta su un social infatti, ad essere importante non è l’apparire ma la parola dell’utente e ciò che ha da dire.
Vogliamo poi spezzare un’ultima lancia, ovvero la possibilità di arrivare facilmente a tanti utenti in tutto il mondo e poter così condividere pensieri, idee e opinioni in maniera immediata, anche con alcuni VIP!
Punti di debolezza
Il vero punto a sfavore per Clubhouse che ci sentiamo di commentare è il fatto che per il momento sia disponibile solo per utenti iOS. Tutto il mondo Android viene infatti dimenticato, e non è proprio il massimo!
Altra cosa spigolosa è poi il fatto che sì, violenza e incitamento all’odio/razzimo/bullismo sono vietati e possono essere segnalati, ma di fatto qualcosa potrebbe sfuggire. Gli utenti all’interno di una room tendono infatti ad avere interessi comuni e quindi potrebbero lasciar passare inosservati alcuni commenti offensivi che invece sono silenziosamente approvati e condivisi dal resto del gruppo.
Come l’abbiamo inserito nel punto di forza, da una parte dobbiamo inserirlo anche qui. Di fatto tutto è in mano al moderatore, se questo è bravo e onesto, fa parlare chiunque ne senta il bisogno, ma se non lo è, la room diventa un circolo chiuso in cui viene meno la mission di Clubhouse, ovvero la libertà degli utenti di esprimere la propria opinione.
Cosa potrebbe essere migliorato
Clubhouse è ancora in fase beta e quindi avrà tempo per migliorare e limare quei difetti che inevitabilmente col tempo verranno fuori.
Quello che ci sentiamo di dire dopo averlo provato è solamente che potrebbero essere aggiunte delle reaction alle varie persone che intervengono. Delle emoji che consentano di “commentare” o comunque di palesare il proprio apprezzamento o non apprezzamento in un modo più rapido rispetto al messaggio vocale.
Conclusioni finali “parziali”
Insomma, non c’è dubbio che questa app di chat audio abbia portato una ventata di novità nel mondo dei social.
Ogni qualvolta che esce un nuovo social si fanno sempre accostamenti con il successo che ebbe Facebook, anche se, come testimonia Statista.com, Facebook rimane ancora il re incontrastato dei Social. C’è sempre poi la paura o la voglia che sia come quando uscì Facebook in Italia, dipende un po’ da utente ad utente!
Clubhouse è una piattaforma in espansione con un enorme potenziale, che richiede sicuramente un’attenzione da parte dell’utente superiore agli altri social da scroll (vedi Facebook ed Instagram), e questo alla lunga potrebbe influire sul seguito degli utenti.
Come detto però, Clubhouse si trova ancora in fase beta, quindi è solo possibile dare una valutazione “parziale”. Noi comunque approviamo, e tu?
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