Dark Light

Ci sono due momenti cruciali dell’anno: gennaio e settembre, se il primo equivale ad una vero e proprio inizio, non si può dire di meno del secondo. Infatti, settembre non è soltanto il mese dei buoni propositi, ma è molto di più.

Dopo una breve pausa estiva, fondamentale per “staccare la spina” ed abbassare il livello di stress, si rientra in ufficio carichi ed energici, ma questo vale un po’ per tutti. Ci siamo riposati ed abbiamo avuto la possibilità di scoprire, sperimentare, conoscere; in altre parole, di rinnovarci. Così, al rientro dal nostro viaggio, la nostra valigia pesa un po’ di più. Ognuno di noi dalla propria esperienza ha portato con sé una nuova e buona dose di creatività, tante idee e molti buoni propositi. 

Attenzione però, perché spesso i buoni propositi restano soltanto buoni e questo non è accettabile a settembre

Perché non è accettabile?

Perché settembre è la nostra seconda e ultima chance, sprecarla sarebbe da sciocchi. Significherebbe disperdere in primis tanta energia positiva e di conseguenza tante buone idee. Quindi torna alla routine, ma non farti investire da essa, fermati e tira le somme

Se possiamo darti un piccolo consiglio infatti, non aspettare dicembre “per fare i conti” con i tuoi obiettivi, adesso sei ancora in tempo per poter aggiustare il tiro.

Prima di mettere nuova carne al fuoco, analizza se la strada che hai percorso finora è giusta, oppure c’è bisogno di qualche piccolo accorgimento. L’entusiasmo e la frenesia di nuove idee spesso non ci fanno fare i conti con la razionalità, quindi primo consiglio: fermati un istante e analizza

Ricorda, senza un’attenta analisi è facile poi perdere di vista la rotta. 

Come mai i buoni propositi restano soltanto buoni? Donut su fondo rosa

La seconda cosa su cui vogliamo farti riflettere è: 

Come mai i buoni propositi spesso restano soltanto buoni? 

Quante volte vi sarà capitato di dire “da settembre mi iscriverò in palestra, smetterò di fumare, mangerò sano”. Dai dì la verità! Lo facciamo ogni anno, anzi due volte all’anno: a settembre e a gennaio. Ma dove sta l’inghippo?

L’inghippo sta prima di tutto nella formulazione della frase! Perché? Perché così dicendo non stiamo fissando un obiettivo SMART. Per questo ogni anno resta soltanto un buono, ma proposito. 

Quindi cominciamo prima di tutto a cambiargli nome e definirlo con il giusto termine: obiettivo! Secondo, rendiamo questo obiettivo SMART. Perché SMART? Perché deve possedere le seguenti caratteristiche:

  • SPECIFIC (SPECIFICO): non “generalizzarlo”. Non dire “voglio dimagrire“, bensì “toglierò alcolici e zuccheri dalla mia dieta“.
  • MEASURABLE (MISURABILE): definisci un obiettivo che può essere espresso e valutato numericamente.
  • ACHIEVABLE (RAGGIUNGIBILE): scegli un obiettivo che si può verificare, anche sulla base delle tue capacità. Non dire”voglio perdere 15 chili in due settimane” ma “voglio perdere 15 chili in 3 mesi“.
  • REALISTIC (REALISTICO): trova un obiettivo per i tuoi standard fisici e mentali, non qualcosa che ti faccia demotivare.
  • TIMELY (TEMPESTIVO): dai scadenze di breve, medio o lungo termine ai tuoi obiettivi per avere riferimenti concreti.

Quindi, queste sono tutte le peculiarità che un obiettivo SMART dovrebbe avere. Impegnati a stabilirle e svolgi un buon lavoro affinché tutte vengano rispettate per ottenere i risultati richiesti.

L’obiettivo non si fissa, si dichiara.

Cosa significa questo? Significa infine che è consigliabile scrivere sempre i nostri obiettivi nero su bianco, in maniera tale che non rimangano semplici desideri di mezza estate; perché come recita un antico e famoso proverbio:

“verba volant, scripta manent”.

Quindi riassumendo: 

  1. FERMATI E ANALIZZA
  2. TRASFORMA I TUOI BUONI PROPOSITI IN OBIETTIVI
  3. TRASFORMA I TUOI OBIETTIVI IN OBIETTIVI SMART
  4. RIPORTALI NERO SU BIANCO

Settembre è il tuo anticipo su gennaio, quest’anno rompi la routine e trasforma i tuoi buoni propositi in obiettivi reali: non perderti questa seconda possibilità!

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