Il mondo è in continua evoluzione a una velocità decisamente sostenuta: è impensabile pretendere che anche la propria azienda possa non aggiornarsi di pari passo. È pertanto fondamentale cercare di non rimanere indietro e cavalcare l’onda. Per farlo, può capitare di dover metter mano alla propria identità visiva e valutare l’opzione di un rebranding aziendale! Così è stato anche per DTP, realtà del mondo informatico. Vediamo da vicino il loro percorso di Rebranding.
- Analisi e considerazioni
- Comincia il rebranding aziendale: un nuovo naming
- La nuova veste del rebranding
Analisi e considerazioni
DTP è un’importante realtà del settore informatico nella Provincia di Lucca e dintorni. Un’azienda che nel corso degli anni ha continuato a crescere inesorabilmente, sviluppando esperienza e un solido know-how per offrire soluzioni IT dedicate e altamente customizzate.
La decisione di rivolgersi a noi è da ricercare proprio in questa forte crescita aziendale. Come abbiamo detto, il campo di azione di DTP riguarda il mondo informatico a 360°: nel corso degli anni però, hanno cominciato a delinearsi due sfere di business ben precise fino ad assumere un’importanza tale da esigere un proprio percorso. Facciamo riferimento allo sviluppo di piattaforme e-learning e alla fornitura di soluzioni hardware, software e di sicurezza informatica aziendale. DTP iniziava ad essere stretto, l’esigenza era quella di trasformare questi due rami in due brand strettamente collegati ma distinti l’uno dall’altro.
Venendo agli aspetti puramente visivi, DTP non godeva di una vera identità ben riconoscibile e l’aspetto generale era fermo a canoni stilistici del passato. C’era bisogno di un cambiamento e così è stato!
Comincia il rebranding aziendale: un nuovo naming
Il primo step è stato così quello di identificare due nuove realtà a se stanti, e il nostro viaggio è iniziato definendo il naming. In questo Case study ci concentreremo solo sul ramo aziendale dedicato alle soluzioni hardware, software e di sicurezza informatica.
Il valore aggiunto di DTP è il suo modo di approcciarsi al lavoro, operando a stretto contatto con il cliente. Ci siamo quindi concentrati su questo focus e nello specifico è emerso che DTP:
• è un fornitore esterno, ma è quasi come fosse all’interno del cliente
• offre un punto di vista esterno, ma lavora all’interno del flusso di lavoro del cliente, migliorandolo
• il suo campo d’azione è sia all’esterno dei computer (le macchine hardware) che all’interno di essi andando a lavorare sui software
• porta all’esterno la propria conoscenza informatica andando a lavorare sui codici di programmazione
Come avrai notato sono ricorrenti due termini fondamentali: interno ed esterno. Da qui nasce il nuovo naming.
Ma approfondiamo! Il nome è composto da due parti eso + bit. La prima parte “eso” nasconde un duplice significato e, come riportato dalla treccani, identifica il prefisso di origine greca che esprime il significato di «esterno, in fuori, da o verso l’esterno» oppure di «dentro, interno»
La seconda parte ruota invece intorno al “bit”, nonché l’unità di misura fondamentale di tutto il mondo informatico.
Un naming che quindi fa leva sui cardini principali dell’azienda e del suo metodo di lavoro: il dualismo dei concetti di “interno ed esterno” e naturalmente l’informatica. Così le due parole si uniscono dando vita a un naming fresco, memorabile e accattivante.
La nuova veste del rebranding aziendale
Un’identità visiva poco riconoscibile, legata a canoni stilistici del passato e con diverse problematiche tecniche: per Esobit, al naming non poteva che seguire una nuova direzione comunicativa. Gli elementi chiave che ci hanno guidato in questa sfida? Esperienza, efficacia, velocità e flessibilità: questo è il risultato.
La scelta iconografica
Il nuovo marchio tipografico è chiaro, minimale, e riesce a tradurre visivamente i concetti di creazione del naming. Esobit è un brand che ruota attorno al cliente sostenendolo e prendendosene cura come un “eso- scheletro”. Le forme principali che lo compongono riportano chiaramente alla numerologia legata al sistema binario (0 e 1, il bit).
Il bit si trasforma poi in un tassello che compone la lettera “t” in una trasposizione grafica legata alla profondità del colore. Il marchio si conclude con un focus visivo sulle lettere “it” che vanno a racchiudere l’ambito di attività del brand: l’information technology.
Cromia e accostamento tipografico
La palette di Esobit si basa sulla luce. Così i colori secondari del sistema cromatico della luce vengono reinterpretati e desaturati in una forma nebulosa per fondersi con il colore principale: un blu cobalto scarico che determina il colore distintivo del brand. Tutta la struttura cromatica è infine supportata da un tappeto bianco puro, al di sopra del quale si alternano campiture e testi vestiti di grigio. Un gioco di contrasti che amalgamandosi dà origine a una palette salda ma sempre in movimento.
Per l’accostamento tipografico è stato invece scelto il font DM Sans, Una scelta tipografica chiara e schietta proprio come Esobit, con specifiche peculiarità formali ma con occhio vigile alla leggibilità.
Concept comunicativo e lineup
Sfumature fluide e scomposte in pixel si contrappongono a fondi flat e grandi spazi bianchi. Una direzione comunicativa all’insegna della chiarezza e della professionalità ma con un pizzico di colore a identificare la dinamicità e l’efficienza applicate dal team di Esobit in ogni punto di contatto con il cliente.
Un Rebranding aziendale vibrante, coerente e che finalmente riesce ad esaltare le caratteristiche di questa realtà. Ecco il lavoro realizzato per Esobit!
Anche tu avverti che sia il momento di cambiare qualcosa, ma non ne sei sicuro? Forse è il caso di considerare un Rebranding, ma non preoccuparti abbiamo scritto un altro articolo che ti aiuterà a toglierti ogni dubbio!
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