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Quante volte capita di dover affrontare un nuovo progetto e di trovarsi a corto di idee? Tante.. troppe purtroppo! Niente paura, il brainstorming è la soluzione

Ci sono momenti nel lavoro di tutti i giorni in cui ci troviamo a che fare con veri e propri blackout totali, in cui non sappiamo quale strada prendere e il nostro puzzle non si completa. Questo status può durare anche diverse ore, se non giorni! È necessario quindi sbloccare quanto prima la ruota del criceto per evitare di perdere troppo tempo ed energie

In questi casi il brainstorming è la soluzione! Se non ne ha mai sentito parlare, brainstorming letteralmente significa tempesta di cervelli, ma più verosimilmente la potremmo chiamare tempesta di idee. Ha iniziato a diffondersi nel 1957, grazie al libro Applied Imagination  del dirigente pubblicitario Alex Faickney Osborn. Di cosa si tratta? Sostanzialmente è una tecnica di gruppo, dove più elementi si riuniscono e raccolgono le idee che escono fuori, fino a che non risalta quella giusta. In altre parole, un metodo di problem solving.

aeroplano di carta che cambia direzione rispetto agli altri due

Un brainstorming sembrerebbe all’apparenza una cosa banale quindi! Ma quanti in realtà ne conoscono i segreti per svolgerlo nel migliore dei modi? Anche in questa tecnica ci sono infatti delle linee guida da seguire per far sì che il brainstorming sia efficace e non distruttivo!

Proprio così, se fatto nel modo sbagliato, il brainstorming rischia di non portare a niente, anzi sì, a una dispendiosa perdita di tempo e alla ricorrente domanda “e quindi?”. Fortunatamente ci sono però 5 regole fondamentali da seguire per un brainstorming efficace. Scopriamole!

Le 5 regole per un brainstorming efficace

Prima di scoprire le regole base, vogliamo precisare che la tecnica del brainstorming può trovare terreno fertile in tutti i campi, può essere quindi applicata ovunque e in qualsiasi tipo di realtà. Sono molte le aziende, piccole e grandi, che riconoscono i benefici di questa tecnica. Nessun dramma quindi, non c’è bisogno di alcun requisito particolare, ma semplicemente di te.

pianta che nasce da terreno fertile, così come il brainstorming può trovare terreno fertile in tutti i campi

1. Essere aperti al cambiamento!

Questa è sicuramente la regola base. Il brainstorming affinché possa essere efficace necessita di apertura mentale verso il cambiamento. Ci deve essere di fondo la disponibilità di chi partecipa al brainstorming a voler cambiare, a voler trovare soluzioni alternative a quello che fino a qui sono stati certi punti aziendali ritenuti “intoccabili”. Non necessariamente poi il cambiamento avverrà, ma di certo, essere frenati in una tecnica dove è espressamente richiesta la creatività non è affatto un buon inizio. Mente flessibile quindi!

2. Definire prima gli obiettivi!

Una volta accertata l’open mind del gruppo, prima di iniziare è essenziale avere chiari gli elementi chiave dell’oggetto di brainstorming. Pensa bene quindi al target di riferimento e agli obiettivi del brainstorming, solitamente questi aspetti sono evidenziati proprio da chi ritiene necessario riunirsi in questa attività. Questo semplice passaggio ti consentirà di definire una direzionedi evitare inutili perdite di tempo e che il brainstorming sia quindi solo un’ennesima riunione per decidere un’altra riunione. 

3. Liberare la creatività!

Liberare tutta l’originalità e sforzarsi di essere creativi è l’imperativo! Durante un brainstorming si parte sempre da un presupposto: nessuna idea è sbagliata! Anzi, anche quella che può sembrare la castroneria più grande del mondo potrebbe essere in realtà la soluzione al problema. Nessun preconcetto, uscire dagli schemi. Piccolo consiglio: annota tutte le idee che ti vengono in mente. Questo scongiurerà di non ricordare l’idea avuta e che magari sarebbe stata vincente. 

lampadina che mostra i muscoli. Il brainstorming è allenamento

4. Puntare alla quantità!

Si sente dire sempre “punta alla qualità, non alla quantità“, è vero ma nel brainstorming è diverso. Potrà sembrare strano, ma il vero obiettivo di un brainstorming è quello di raccogliere quanti più spunti possibile dai membri che partecipano. Ogni componente del gruppo deve essere stimolato a tirare fuori dal cilindro quante più idee gli vengono in mente. Avere 10 idee invece che 2 sarà infatti di grande aiuto poi nella fase di perfezionamento dell’idea finale! Così facendo sarà oltretutto possibile conoscere meglio le persone attorno, e magari scoprire alcuni talenti nascosti inaspettati.

5. Perfezionare l’idea finale!

Una volta definita la mappa delle idee scaturite, è fondamentale prendere il giusto tempo. Prendersi una pausa, bere un caffè e poi tornare a valutarle. Solo adesso è il momento del perfezionamento dell’idea finale. Capita spesso infatti, che per troppa fretta o per paura di non arrivare ad una conclusione, non si approfondisca bene tutte le idee sfornate. Altro consiglio, non buttare gli spunti emersi e non ritenuti opportuni. Magari un’idea può non fare al caso tuo in questa specifica occasione, ma potrebbe essere la soluzione migliore al prossimo problema!

Seguire queste cinque semplici regole risulterà di grandissimo aiuto per ottenere il massimo da un brainstorming. Approcciando a questa tecnica per la prima volta, ti capiterà sicuramente di incontrare qualche difficoltà, tutto assolutamente nella norma. Niente paura! Anche il brainstorming è allenamento, una volta che sarà diventato una routine, le riunioni andranno a gonfie vele. Sarà più semplice di quanto immaginavi!

Noi facciamo brainstorming praticamente di continuo.. ce l’abbiamo a cuore! Scegliere la strategia di promozione giusta, stabilire una brand identity oppure ancora definire la linea di un evento, sono tutte occasioni in cui è necessaria spiccata creatività e tanto problem solving!

A corto di idee? Niente panico, il brainstorming è la soluzione!

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